Riscaldamento a pavimento e parquet: una perfetta convivenza
A dispetto di alcuni pregiudizi, noi di Woodco ti vogliamo assicurare che riscaldamento a pavimento e parquet possono andare perfettamente d’accordo tra loro. Se desideri posare impianti di riscaldamento a pavimento potrai beneficiare di molti vantaggi, facendo attenzione a pochi dettagli sulla scelta dei materiali e dei metodi di posa
Cosa sono i massetti radianti?
Tra le tecnologie di riscaldamento più usate attualmente troviamo senza dubbio l’utilizzo dei massetti radianti che possono essere a base cemento, di leganti idraulici o a base di solfato di calcio (anidrite). Riassumendo in termini più semplici, questi massetti sono delle superfici radianti in grado di avere una doppia funzione: riscaldante e raffrescante. Questa funzionalità è data dallo scambio termico che avviene tra il massetto e l’ambiente esterno grazie al liquido che scorre nelle tubazioni a serpentina al loro interno.
La maggior parte dei nostri parquet sono adatti per essere impiegati su massetti riscaldanti e/o rinfrescanti, così come è possibile utilizzare sia la posa incollata, che quella flottante.
Prima della posa: lo shock termico del massetto
Scegliere il riscaldamento a pavimento e l’uso del massetto radiante ha un vantaggio notevole: la sua grande superficie di scambio termico consente un’ottima uniformità distributiva in tutto l’ambiente evitando picchi di calore, o al contrario, zone non riscaldate. Il passaggio da una stanza all’altra, quindi, non è più caratterizzato da forti sbalzi di temperatura propri, ad esempio, dei sistemi di riscaldamento tradizionali.
Prima della posa è importante eseguire una procedura di shock termico del massetto rispetto alle normali condizioni di esercizio.
Chiamato anche ciclo di preriscaldamento, lo shock termico del massetto, se eseguito con cura, ti eviterà spiacevoli inconvenienti futuri al parquet come, ad esempio, listoni e/o doghe che si gonfiano o si alzano.
Almeno tre settimane prima della posa del parquet è bene far entrare in funzione il riscaldamento, aumentando gradualmente la temperatura di circa 10°C al giorno fino a raggiungere una temperatura di 10°C/20°C superiore a quella di esercizio. Questa temperatura è da mantenere per almeno 10 giorni consecutivi. Durante l’operazione di preriscaldamento tieni comunque gli ambienti arieggiati per favorire la stabilizzazione del massetto.
Una volta effettuata l’operazione di shock termico segue il processo di raffreddamento, che consiste nel ridurre gradualmente la temperatura di 10°C al giorno finché non si raggiunge la minima temperatura possibile consentita dall’impianto.
Quale posa del parquet sul riscaldamento a pavimento?
Gran parte dei nostri parquet possono essere installati sui massetti radianti. Sarà compito del termotecnico, una volta definito il tipo di parquet che si desidera installare, definire la potenza e le caratteristiche dell’impianto in modo che sia performante rispetto alle caratteristiche del pavimento.
Per quanto in molti pensino che la posa incollata sia la più adatta per i riscaldamenti a pavimento, ti consigliamo di prendere in considerazione anche la posa flottante. Con materassini idonei, listelli dal giusto spessore e dimensione, barriera vapore in nylon e una resistenza termica del pacchetto < 0,15 m2K/W, la posa flottante assicura infatti un’ottimale trasmissione del calore.
Nel caso in cui si voglia eseguire una posa incollata, si dovrà porre molta attenzione agli adesivi da utilizzare, che, oltre ad essere compatibili con lo specifico tipo di massetto, devono mantenere nel tempo una sufficiente elasticità, in grado di permettere i movimenti del parquet.
Le essenze perfette per il riscaldamento a pavimento
Le essenze che meglio si adeguano ai riscaldamenti a pavimento sono quelle meno soggette alla dilatazione termica e agli effetti dell’umidità, come rovere, teak e iroko.
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